2023 rata del mutuo troppo pesante?

Un 2023 con la rata del muto troppo pesante? Scopri come risparmiare sulla rata del mutuo…

Dopo diverso tempo, parlo degli anni compresi tra il giugno 2014 e l’aprile 2022, nei quali i cittadini che sottoscrivevano un mutuo godevano di condizioni particolarmente vantaggiose, oggi assistiamo invece ad una situazione completamente diversa.
 
Il costo del denaro è aumentato di circa 3 punti percentuali da aprile 2022, la BCE non applicava aumenti così severi dal 2011, un nuovo aumento imminente è stato annunciato da Lagarde nel corso di questa settimana.
 
Questo nuovo scenario sta cambiando profondamente l’offerta delle banche per i nuovi mutui e per i mutui sottoscritti dal 2012 ad oggi. Perché?

 

RESTITUZIONE CON PIANO DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE

La quasi totalità dei contratti di mutuo sottoscritti dai cittadini italiani prevedono restituzione di quota capitale e di quota interessi secondo il piano di ammortamento alla francese. Questo significa che ogni rata è costituita da una differente composizione di quota capitale e di quota interessi.
All’inizio del mutuo e per la prima metà del periodo di restituzione le rate saranno composte per la quasi totalità di interessi, la situazione si ribalta, a specchio, nella seconda metà del periodo.


Questa è la ragione per la quale i mutui sottoscritti a tasso variabile che si trovano nella prima metà del contratto di mutuo possono vedere anche una rata più onerosa, in alcuni casi quasi doppia…

 

“ Allora che fare?”

 

  1. Chiedere rinegoziazione al proprio istituto bancario e valutarne la convenienza effettiva. La richiesta di rinegoziazione è da rivolgere direttamente alla propria filiale di riferimento ed è discrezionale, non tutti gli istituti sono orientati alla soddisfazione del cliente in questo tipo di richieste. La richiesta di rinegoziazione è gratuita e non ha bisogno di Notaio
  2. Surrogare un mutuo che è stato sottoscritto a tasso variabile e si trova nella prima parte della sua restituzione può essere  una seconda alternativa. E’ necessario valutare la proposta della nuova banca sia effettivamente  migliorative. La richiesta della surroga è gratuita.
  3. Estinzione parziale del mutuo, effettuando un’iniezione di quota capitale che contenga il rialzo delle rate. Dal 2006 è vietata agli istituti bancari l’applicazione di interessi di estinzione anticipata parziale o totale del mutuo se quest’ultimo è stato sottoscritto con finalità acquisto prima casa.
  4. Rinegoziazione del proprio mutuo da variabile a fisso. Si chiama “Norma salva risparmio“, con l’emendamento 58.0.1000 il Governo rispolvera una vecchia norma (decreto 70/2021) spostando le lancette al 31 dicembre 2023. Ma a determinate condizioni:
    • la richiesta potrà essere avanzata su mutui ipotecari in origine non superiori a 200mila euro;
    • per chi ha un’Isee, al momento della richiesta, non superiore a 35mila euro;
    • chi non abbia avuto ritardi nei pagamenti delle rate;
    • Si potrà concordare anche un allungamento del piano di ammortamento al massimo 5 anni in più a patto che la durata residua del muto non superi i 25 anni;
    • Il nuovo tasso sarà determinato dalla selezione di quello più favorevole tra l’indice interbancario Irs a 10 anni e il tasso Irs di riferimento rispetto alla durata residua del mutuo al momento del cambio. A questo si dovrà poi aggiungere lo spread previsto nel contratto di mutuo, ovvero il guadagno della banca.

 

2023 rata del mutuo troppo pesante: cosa scegliere

Tasso fisso: è l’opzione che permette di avere rata certa, durata certa, costo del credito certo

Tasso variabile con CAP: è l’opzione che permette di sfruttare il tasso variabile, rata variabile, durata certa, costo del credito variabile. Il vantaggio di questo prodotto consiste nell’ avere un tetto massimo oltre il quale il tasso non può aumentare.

Tasso variabile con rata costante: è l’opzione che permette di sfruttare la variabilità del tasso a proprio vantaggio ma avendo la certezza di una rata che non cambia.
In questo modo si ha rata costante, durata variabile che dipende dalla variabilità del tasso nel corso di tutta la durata del contratto, costo del credito variabile. Il vantaggio di questo prodotto consiste nell’ avere un prodotto che usa la variabilità del tasso a vantaggio del cliente che potrebbe vederesi la durata decurtata di qualche anno.

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