Acquistare casa nel 2024 per gli under 36 conviene

Acquistare casa nel 2024 per gli under 36 conviene: acquistare casa per un giovane, oggi, è una soluzione da non farsi scappare.

 

Il valore degli immobili in Italia nell’anno 2023 registra un aumento su base annua pari allo 0,3%; lo afferma Il Centro Studi Gabetti nel consueto report di fine anno.

Il 14 Dicembre 2023 la Banca Centrale Europea ha dichiarato la sua non volontà di alzare nuovamente i tassi, annunciando un primo taglio a Giugno 2024. Questo ha prodotto da subito un decremento dei parametri IRS che incidono sui tassi finiti applicati ai mutui a tasso fisso.

 

Diciamo che se un mutuo di 100.000 euro a 30 anni aveva una rata di € 480/mese a dicembre 2023, a gennaio ha una rata di € 438 (ipotizzando un acquisto di 120.000). Dunque, rileviamo un risparmio considerevole.

 

Al contrario invece nel 2023 si ravvisa un rialzo considerevole dei canoni di locazione in tutte le città italiane: dal 7.4% sulle isole fino all’11,4% nel nord ovest.

 

Fare un mutuo non deve far paura

“Ma un mutuo mi vincola a lungo termine, starai pensando, poi ho pochi risparmi perché ho appena ottenuto il contratto a tempo indeterminato. E le vacanze?”

 

Ti rispondo che è ancora possibile finanziare il 100% dell’importo di acquisto casa, se non si è ancora proprietari di immobile, perché la Nuova Legge Finanziaria ha rifinanziato per tutto l’anno 2024 il fondo di garanzia per l’acquisto prima casa.

 

Il Fondo di garanzia Mutui per la prima casa, è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1 comma 48, lett. c).

 

Il Fondo agevola il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo una garanzia pubblica, sul mutuo per l’acquisto della prima casa, dal 80% al 50% dell’importo richiesto a seconda del profilo di chi lo richiede

 

CHI SONO I SOGGETTI PRIORITARI CHE POSSONO RICHIEDERE L’ACCESSO AL FONDO?

  • I giovani con meno di 36 anni al momento della stipula del contratto di compravendita e un ISEE inferiore a 40.000/annui;
  • I genitori single con figli minori conviventi;
  • Le giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio;
  • I conduttori di case popolari (alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari).

Ti consiglio di uscire di casa

“ Ma io abito ancora con i miei genitori, il nostro ISEE è superiore a 40.000, come fare? “

 

Se l’età te lo consente, ti consiglio di uscire di casa e farti compilare un nuovo ISEE, diversamente puoi accedere comunque al fondo di garanzia, anche se la garanzia interverrà al 50% dell’importo richiesto, ti permetterà comunque di finanziare il 100% dell’importo di acquisto.

 

E chi 36 anni li ha già compiuti, e ancora non ha una casa può accedere al fondo che permette di ottenere garanzia per l’80% dell’importo richiesto

 

Il Fondo Prima Casa è rivolto a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero).

 

Salvo il caso in cui il richiedente del mutuo abbia acquisito la proprietà di un immobile per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che tale immobile sia ceduto in uso a genitori o fratelli a titolo gratuito.

 

L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro.

Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50%

Se ti serve una valutazione puntuale e personalizzata, prenota ora la tua consulenza gratuita.

 

Cosa accade in caso di insolvenza

Il Fondo di Garanzia è concesso dallo Stato alle banche, perché queste rivedano i criteri di concessione del credito anche nei confronti dei soggetti considerati più a rischio perché non dispongono di un contratto a tempo indeterminato.


Questo vuol dire che gli obblighi per il mutuatario rimangono identici, ma cambia l’interlocutore, che diventa lo Stato attraverso Consap.

 

In caso di mancato pagamento delle rate, la banca dichiara la sofferenza del mutuo e attiva la garanzia del Fondo.

 

Sarà poi Consap che si rivarrà sul titolare del mutuo, prima attraverso la procedura di espropriazione forzata dei beni del debitore, poi eventualmente procedendo alla vendita all’asta dell’immobile oggetto del finanziamento.

 

 

Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social con i bottoni qui sotto oppure compila il form per rimanere sempre aggiornato

Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Telegram
[sibwp_form id=1]

Ti potrebbe interessare anche...

Prenota un appuntamento