Good news 2024: INVESTIRE SULLA CASA È ANCORA UN’OTTIMA IDEA

Good news 2024: INVESTIRE SULLA CASA È ANCORA UN’OTTIMA IDEA

Sì, perché il mercato immobiliare è in crescita, i tassi dei mutui sono in discesa, vediamo insieme le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e nuovi obblighi europei.

 

Si chiude con la fine di dicembre 2023 l’Osservatorio sulla rassegna dei prezzi su Compravendite e Affitti di Immobililare.it

Si conferma il trend positivo di novembre 2023 sulle compravendite in tutta Italia tranne che per il centro, mentre per gli affitti la crescita è ancora più marcata.

La constatazione di crescita del valore degli immobili unita all’incremento ancora più marcato dei canoni di locazione rendono l’idea di acquistare casa sempre più performante, soprattutto se si sceglie un mutuo a Tasso Fisso.

 

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La sospensione degli aumenti dei tassi

È del 21 dicembre 2023 la notizia che la BCE ha diffuso sulla sospensione degli aumenti dei tassi e il mercato ha risposto subito, aumentando le richieste perché diversi sono gli istituti che hanno proposto formule di mutuo con tassi fissi finiti, sulle durate medio lunghe, molto più interessanti di quelli applicati nel trimestre precedente.

Se un mutuo che finanziava il 100% dell’importo di acquisto di euro 100.000 a 30 anni aveva una rata di € 495, a dicembre aveva una rata di € 435.

 

Ecco perché acquistare casa si riconferma una buona idea. Idea che diventa particolarmente  performante se l’acquisto è accompagnato da ristrutturazione.

 

Cosa implica la ristrutturazione

La ristrutturazione, che come effetto diretto comporta l’incremento del valore di acquisto, se ben pianificato può essere a sua volta oggetto di detrazione fiscale. Ancora, se la ristrutturazione avesse anche come obiettivo l’efficientamento dei consumi energetici, comporterebbe anche un minore impatto sui consumi come ci impone la recente normativa europea nominata Casa Green che approfondiremo a breve.

In sintesi sia che tu voglia abitare quella casa, che metterla a reddito, o addirittura rivenderla, i numeri ti daranno ragione.

Se vuoi sapere quali sono i tuoi parametri di finanziabilità prenota ora una consulenza personalizzata.

 

Bonus Casa 2024 secondo la Legge di Bilancio

 Superbonus 2024

La formula del superbonus 2024 prevede che la detrazione fruibile passi dal 90% del 2023 al 70%.

Se l’immobile oggetto di agevolazione venisse rivenduta la plusvalenza verrebbe tassata al 26%

 

Ecobonus 2024

 Si tratta di una detrazione Irpef da sfruttare in 10 anni in sede di dichiarazione dei redditi, può variare tra il 50% e il 75% in funzione della tipologia di lavori realizzati.

(dal 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del “decreto Cessioni”, per gli interventi di efficienza energetica previsti dall’articolo 14 del Dl 63/2013, non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante).

 

Bonus ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione è stato prorogato fino 2024. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione.

La detrazione si può effettuare in 10 anni e in quote di pari importo sul 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tetto di spesa è di 96mila euro per unità immobiliare.

 

Sismabonus

Il sismabonus prevede che, per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, venga riconosciuta una detrazione del 50% da calcolare su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno), da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.

 

La detrazione passa al 70 o all’80% se gli interventi riducono il rischio sismico dell’edificio di 1 o 2 classi su edifici unifamiliari.

Infine quando i lavori sono realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali sarà pari all’80 o all’85% (supersismabonus).

 

Bonus verde

Il bonus verde, invece, è un’agevolazione pensata per la cura di giardini, terrazzi e aree scoperte, che siano di pertinenza di immobili a uso abitativo.

Nel dettaglio, si traduce in uno sconto del 36% entro un limite di spesa di 5mila euro (suddivisa in dieci quote annuali di pari importo).

 

Le spese che non rientrano nel bonus verde 2024 sono:

 

  • manutenzione ordinaria: di giardini già esistenti e con regolarità periodica, non sostenendo alcuna innovazione;
  • acquisto di attrezzature specifiche: pale, picconi e tagliaerba;
  • interventi lavorativi da parte del proprietario.

 

Bonus mobili 2024

Nel 2024 si rinnova la formula del bonus mobili  (o bonus elettrodomestici 2024), cambiando parametri rispetto agli anni precedenti. Dal 1° gennaio 2024 saranno agevolabili le spese entro il limite massimo di 5.000 euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per l’arredo di un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio.

Lo scorso anno, invece, l’importo massimo detraibile era di 8.000 euro.

 

Bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus barriere architettoniche 2024 può essere applicato solo per la realizzazione di interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e limitatamente a edifici già esistenti. L’agevolazione al 75%, di fatto, consiste nell’eliminazione di ostacoli verticali.

Perché è così importante ridurre l’impatto energetico che i consumi delle nostre case hanno sull’ambiente.

 

Il 14 marzo 2023 il Parlamento Europeo ha approvato il testo che prevede la ristrutturazione degli immobili europei con l’obiettivo di renderli più sostenibili per l’ambiente.

 

Il 7 dicembre è stato raggiunto un accordo provvisorio con alcune variazioni della trattativa, il cui testo sarà votato a gennaio 2024.

 

Ecco, in breve, cosa prevede la Direttiva UE relativa alle case green dopo l’ultimo aggiornamento:

 

  • Tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2030
  • Gli edifici residenziali e pubblici dovranno ridurre del 16% il loro consumo energetico medio entro il 2030
  • Entro il 2035 la riduzione per gli immobili residenziali dovrà raggiungere il 22%, mentre per quelli pubblici la scadenza viene anticipata al 2033 e la percentuale sale a 26%

 

Ma cosa vuol dire per l’Italia? Cosa fare oggi per essere pronti quando la Direttiva (anche detta EPBD, Energy performance of buildings directive) entrerà in vigore?

 

Al momento nel nostro Paese il 74% delle abitazioni (11 milioni)  rientra una classe energetica E, F o G, quindi inferiore ai parametri imposti dalla nuova Direttiva.

 

In Italia possiamo ipotizzare che la Direttiva diventerà operativa nel 2025. È possibile quindi mettere in conto che molti immobili, in vista dell’attuazione della direttiva UE, potrebbero perdere l’attuale valore di mercato se non adeguatamente ristrutturati.

 

Per non farsi trovare impreparati è importante iniziare a valutare oggi una serie di interventi, dall’installazione di impianti solari all’efficienza dell’isolamento termico, in particolare se la classe energetica dell’immobile è molto bassa, l’andamento al ribasso dei tassi rende l’idea di finanziare l’importo necessario agli interventi una opportunità particolarmente se mettiamo in conto le agevolazioni fiscali a disposizione.

 

Se vuoi conoscere i tuoi parametri di finanziabilità e avere informazioni sul finanziamento dei mutui ristrutturazione, prenota ora una consulenza personalizzata, anche se sul tuo immobile hai già un mutuo.

 

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