Mutui: Posso ottenere un mutuo?
La guida Banca d’Italia 2019 ci pone semplici domande.
QUANTO POSSO CHIEDERE?
- In generale, la banca concede un importo che non supera l’80% del minore tra il valore di acquisto della casa e la sua valutazione effettuata da un tecnico indipendente e scelto dalla banca.
- La banca effettua una valutazione sulla capacità di restituzione dell’importo del mutuo richiesto. Chi richiede il mutuo ha altri prestiti in corso? Quanto guadagna, quanti sono i componenti della sua famiglia? Queste sono e domande più frequenti che vengono rivolte a chi fa una richiesta di mutuo.
- A volte le banche concedono mutui che vanno anche oltre l’80% del valore dell’immobile, ma in questi casi richiedono maggiori garanzie e spesso applicano condizioni meno favorevoli per il cliente.
QUALE RATA MI POSSO PERMETTERE?
Prima di chiedere il mutuo è opportuno valutare attentamente il proprio reddito (soprattutto in prospettiva) e determinare la propria disponibilità mensile una volta sottratte le spese ordinarie.
La rata ideale è quella che non mi pesa pagare. È ragionevole che la rata di mutuo non superi un terzo del proprio reddito disponibile, per poter far fronte alle spese correnti e a quelle impreviste o a possibili e temporanee riduzioni di reddito causate, ad esempio, da malattia, infortunio, licenziamento.
MUTUI: QUANTO MI COSTA IL MUTUO?
Le componenti del costo sono costituite:
1- Dagli interessi, che sono il compenso per il prestito erogato e dipendono anche dalla durata del mutuo.
2- Istruttoria è il costo che la banca chiede per la lavorazione della richiesta di mutuo
3- Perizia è il costo che il tecnico scelto dalla banca chiede al cittadino che richiede il mutuo per analizzare gli aspetti tecnici dell’immobile e ad attribuire ad esso un valore.
4- Imposta sostitutiva è un imposta che la banca paga in nome e per conto di chi richiede il mutuo per il solo fatto di aver richiesto il mutuo.
I COSTI ACCESSORI ALLA COMPRAVENDITA DELLA CASA
MUTUI: QUALE DURATA MI CONVIENE
La durata del mutuo, concordata tra cliente e banca è uno degli elementi che determina l’importo della rata.
La rata è formata dal capitale più gli interessi.
A parità di importo del finanziamento e di tasso di interesse, quanto più breve è la durata, tanto più alte sono le rate, ma più basso è l’importo dovuto per gli interessi.
Ecco un esempio puramente dimostrativo: prendiamo un mutuo di importo pari a 100mila euro, con un tasso fisso del 2,0%.
Se la durata è di 15 anni, la rata mensile è di euro € 644 e gli interessi complessivamente pagati sono pari a 15.920 euro.
Se la durata è di 30 anni, la rata mensile è più bassa (370 euro), ma gli interessi complessivamente pagati sono maggiori (33.200euro)